Meta rimuove 63.000 account colpevoli di sextortion
Meta ha annunciato di aver rimosso circa 63.000 account Instagram coinvolti nelle sextortion finanziarie che prendevano di mira principalmente uomini adulti negli Stati Uniti. Oltre a Instagram, Meta ha rimosso anche 7.200 asset di Facebook, tra cui account, pagine e gruppi che fornivano suggerimenti su come portare avanti una sextortion.
Sextortion e il suo impatto sulla vita delle persone
La sextortion, una forma di ricatto online, consiste nel minacciare di pubblicare foto o video espliciti a meno che la vittima non paghi un riscatto. Mentre la maggior parte di queste azioni ha preso di mira gli adulti, ci sono stati anche tentativi di sfruttare i minori, che Meta ha segnalato al National Center for Missing and Exploited Children degli Stati Uniti. Questa forma di criminalità informatica può avere gravi impatti psicologici, a volte portando a esiti tragici come il suicidio.
Le azioni di Meta fanno parte di una strategia più ampia per combattere le frodi online e proteggere gli utenti. L’azienda ha implementato misure per identificare e rimuovere gli account coinvolti in sextortion. Tra queste, nuovi metodi per rilevare attività sospette e migliorare le funzionalità di sicurezza per aiutare gli utenti a evitare di essere truffati. Ad esempio, Meta ha introdotto funzionalità di protezione dalla nudità nei messaggi diretti e impostazioni di messaggistica più severe per gli utenti adolescenti per bloccare i contatti indesiderati.
Gli sforzi di Meta sono completati da azioni di polizia internazionale portati avanti dall’INTERPOL.