Ricatto su Snapchat: la minaccia dietro i messaggi che si cancellano
Snapchat è nato come social “effimero”, dove foto e video spariscono dopo pochi secondi. Ma questa apparente sicurezza è diventata un’arma in mano ai ricattatori. Il ricatto su Snapchat sfrutta proprio l’illusione che tutto svanisca: in realtà, chi riceve il contenuto può registrare lo schermo o salvarlo con strumenti esterni.
Come avviene il ricatto
Il meccanismo è quasi sempre lo stesso:
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un profilo falso, spesso con immagini accattivanti, avvia una conversazione privata;
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la vittima viene spinta a inviare foto o video intimi, convinta che si cancelleranno;
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i contenuti invece vengono salvati e usati come arma di pressione per ottenere denaro o altri favori.
I criminali minacciano di diffondere le immagini tra amici, familiari o addirittura nel mondo scolastico o lavorativo.
Perché Snapchat è rischioso
La natura “a tempo” dei messaggi porta molti a sottovalutare i rischi. Ma un singolo screenshot è sufficiente per trasformare un momento privato in un incubo. Inoltre, i giovani sono il bersaglio principale, spesso ignari delle tecniche usate dai ricattatori.
Come difendersi
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Non credere mai che un contenuto inviato online “scompaia davvero”.
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Diffida dei profili che chiedono subito materiale intimo.
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Se sei vittima, non cancellare le chat: possono essere prove utili.
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Rivolgiti a esperti per certificare i contenuti minacciati, così da avere strumenti legali immediati.
Per approfondire, leggi la guida dedicata: https://ricattosessuale.it/mi-stanno-ricattando-su-snapchat-con-un-video/.
Non restare solo
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Informatica in Azienda è diretta dal Dott. Emanuel Celano
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