Data breach & sextortion: perché dopo una violazione di dati arrivano i ricatti (e come blindarti)

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Data breach & sextortion: perché dopo una violazione di dati arrivano i ricatti (e come blindarti)


Dopo grandi data breach (email, password, numeri di telefono) aumentano le campagne di sextortion: i criminali usano informazioni reali per rendere credibili minacce inventate o per indirizzare “esche” più efficaci. Ecco come riconoscere questi attacchi e proteggerti.

1) Dalla violazione al ricatto

  • Profilazione: incrociano email, telefono, social e vecchie password.
  • Credibilità: citano dettagli veri (“ti chiami…”, “lavori in…”) per spaventare.
  • Ricatto: minacciano di inviare materiale intimo inesistente o ottenuto con social engineering.

2) Segnali tipici nelle email di sextortion post-breach

  • Oggetto col tuo nome/cognome e una vecchia password trapelata.
  • Richiesta di pagamento in crypto con conto alla rovescia.
  • Testi generici, nessun link specifico a contenuti (perché non esistono).

3) Cosa fare subito

  1. Cambia le password esposte e attiva 2FA ovunque.
  2. Verifica apparati: non installare software a caso per “bonificare” il PC, segui procedure corrette.
  3. Non pagare: nella maggior parte dei casi non hanno davvero nulla.
  4. Conserva prove e segnala come phishing/abuso al provider email.

4) Blindatura permanente

  • Usa password manager e 2FA; evita il riuso delle password.
  • Attiva alert di sicurezza sull’email (login anomali, forward automatici).
  • Rendi privati i profili, limita la visibilità dei contatti.
  • Prepara un piano di risposta se lavori in ambienti esposti (pubblici, aziendali, media).

5) Quando c’è davvero materiale

Se ricevi link o screenshot credibili, trattalo come incidente reale: contenimento, rimozione e, se possibile, identificazione dei canali di pubblicazione per agire in modo chirurgico. La tempistica è cruciale.

Possiamo verificare l’origine dei dati esposti, guidarti nella bonifica degli account e intervenire per bloccare o rimuovere contenuti usati per ricatti.