Come difendersi dai porno deepfake generati con l’Intelligenza Artificiale

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Come difendersi dai porno deepfake generati con l’Intelligenza Artificiale


Il Caso di Anna: come difendersi dai porno deepfake generati con l’Intelligenza Artificiale

Nel mondo digitale moderno, la tecnologia avanza con una velocità impressionante, ma con essa emergono anche nuove minacce alla privacy e alla dignità personale. Questo è ciò che è accaduto ad Anna (nome di fantasia), una giovane studentessa di 19 anni, quando si è trovata coinvolta in un incubo che non avrebbe mai immaginato: la creazione e diffusione di immagini pornografiche false con il suo volto, generate tramite intelligenza artificiale.

Il messaggio inquietante

Tutto ebbe inizio quando Anna ricevette un messaggio su Instagram da un account sconosciuto. “Qualcuno sta usando le tue foto. Vuoi che ti mandi uno screenshot?” Il cuore di Anna saltò un battito. Incuriosita ma già in ansia, decise di rispondere. Poco dopo, le arrivarono un’immagine che la lasciò senza parole: il suo viso, chiaramente preso dalle sue foto pubbliche su Instagram, era stato manipolato e inserito in un’immagine pornografica. Ed il commento del profilo falso fu questo : “È un regalo per te, ti piace?” proseguiva il messaggio, rivelando che colui che si era presentato come un “amico” era in realtà l’autore stesso di quella vile manipolazione.

L’incubo continua per giorni

L’angoscia di Anna crebbe mentre riceveva altre immagini simili, accompagnate da minacce di divulgazione di quei contenuti falsi ai suoi amici e parenti. La paura di essere giudicata e la vergogna la travolsero, facendola sentire intrappolata e impotente per questo ricatto sessuale. Ma Anna sapeva che non poteva rimanere in silenzio: doveva agire.

La soluzione: Difendersi con l’aiuto del centro italiano impegnato nella lotta contro i Ricatti sessuali – Ricattosessuale.it –

Dopo aver cercato consigli online, Anna si è imbattuta in un servizio specializzato nel supporto alle vittime di cybercrimini deepfake: Ricattosessuale.it in sinergia con Falsoillegale.it. Decide quindi di contattare il team per capire come muoversi. I professionisti di Ricattosessuale.it e Falsoillegale.it le spiegarono l’importanza di raccogliere tutte le prove in modo forense, affinché potessero avere un valore legale.

Ecco i passaggi che Anna ha seguito:

1. **Acquisizione Forense dei Contenuti deepfake**: Con l’aiuto del team di Ricattosessuale.it e Falsoillegale.it, Anna raccoglie tutte le URL degli account Instagram degli autori delle molestie, oltre ai messaggi diretti (DM) contenenti le minacce e le immagini manipolate. Questa fase era cruciale per garantire che le prove fossero autentiche e utilizzabili in tribunale. Anche perchè se Anna avesse portato alla polizia postale uno screenshot questo non avrebbe avuto alcun valore e se il ricattatore avesse eliminato il suo profilo non sarebbe più stato possibile perseguirlo.

2. **Identificazione del profilo falso** Il team di Ricattosessuale.it e Falsoillegale.it procede con le tecniche di identificazione del profilo falso

3. **Protocollo anti ricatti sessuali** Per fermare l’azione del ricattatore Anna segue i consigli del protocollo anti ricatti sessuali del Team di Ricattosessuale.it

3. **Denuncia alla polizia postale** con tutti i documenti legali e le indagini informatiche compiute dal team di Ricattosessuale.it e Falsoillegale.itt – Anna si reca dalla polizia postale per sporgere denuncia ed ottenere giustizia.